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Maratona di Roma, il fascino della città eterna per quella che era una delle più importanti Maratone d’Europa. Storia di una corsa tra eroi e curiosità.

17/09/2021

Maratona di Roma, il fascino della città eterna per quella che era una delle più importanti Maratone d’Europa. Storia di una corsa tra eroi e curiosità.

10/09/1960- la Maratona di Roma, dopo varie edizioni tricolori e una pausa durata sei anni, fino al 1956, non può che cominciare che da lì, la corsa Olimpica del 10 settembre 1960, che iscrisse nella leggenda un corridore etiope praticamente sconosciuto, capace, correndo a piedi scalzi, di transitare per primo sotto l’Arco di Costantino in 2h15’16”, ABEBE BIKILA

19/09/2021-Quella che era una delle Maratone più importanti d’Italia e d’Europa, si prepara a ripartire dopo poco più di due anni dalla sua ultima edizione. La causa dello stop la conosciamo tutti.

Periodo insolito per correre una Maratona a Roma, ma il fascino della distanza ha richiamato tantissimi veterani e sicuramente molte matricole sognanti di tagliare quel maledetto ma dolcissimo traguardo posizionato ai Fori Imperiali. Prima della pandemia, il mese della Maratona era marzo, sin dal lontano 14 marzo 1982, quando si corse la prima edizione della ROMARATONA.

La ROMARATONA partì subito tra le polemiche: la prima edizione risultò leggermente più corta, provocando l’annullamento del record Italiano di LAURA FOGLI, vincitrice in 2h31’08”.

Dal punto di vista dei numeri, Roma ebbe la svolta nel 1984 con partenza e arrivo allo Stadio dei Marmi: 1400 arrivati con 232 podisti sotto le tre ore!

Nel 1985 la situazione è incredibile! Roma ospita ben tre MARATONE; i mondiali master a giugno, la Coppa Europa a settembre e la MARATONA DI SAN SILVESTRO a dicembre, quest’ultima appuntamento fisso di fine anno dal 1965 con l’ultima edizione corsa nel 1989.

A passare nella storia fu l’edizione della ROMARATONA del 1986, valida per il titolo tricolore, corsa il Primo maggio in condizioni climatiche proibitive per il gran caldo. Un certo GELINDO BORDIN, che ad agosto avrebbe vinto il titolo europeo a Stoccarda, rimase al comando per 30 chilometri, ma “scoppiò” (allora anche i campioni sbattono sul muro del maratoneta!!!ndr) per la disidatrazione e venne superato dall’idraulico bresciano OSVALDO FAUSTINI, al secondo titolo italiano consecutivo.

BORDIN si sarebbe rifatto nel  1987: primo nella ROMARATONA a maggio con 2h16’03”.

La ROMARATONA si spense nel 1990, cedendo temporaneamente il passo alle uniche tre edizioni di Romacapitale, nel 1988, 1989, 1990.

I primi anni ’90 non furono fortunati. Dopo un primo tentativo di creare una edizione nel 1991, con scarsi risultati, solo 400 atleti all’arrivo, si decise di fermarsi fino al 1994. Naque la prima edizione della Roma city Marathon, progenitrice della Maratona di Roma. Furono anni in continua crescita per numeri e risultati. Dopo un dominio di atleti etiopi nel 1996 e il 1997, nel 1998 ci fu la prima doppietta italiana. Vinsero rispettivamente la gara maschile STEFANO BALDINI , futuro campione olimpico nel 2004 ad Atene, e per le donne la vittoria fu della padrona di casa FRANCA FIACCONI, futura vincitrice della Maratona di New York.

Il 1999, la Maratona di Roma, baciata dal sole e onorata dalla partecipazione di 35000 tra atleti e appassionati (stracittadina di 5km compresa) segnò una delle sue edizioni più numerose. A vincere fu la “lepre” Philip Tanui. Fingendo di essere alla prima esperienza stacco tutti al venticinquesimo chilometro e vinse  con il tempo di 2h09’56”.

Merita un capitolo a parte la Maratona del Giubileo. Nel 2000 la Maratona si corse il 1’ di gennaio, primo giorno del nuovo millennio e mostrata al mondo con una diretta televisiva anticipata due anni prima. Gli atleti alla partenza erano poco più di 4400 e con una temperatura ideale di un grado arrivarono al traguardo solo 2309 atleti.

Tra il 2001 e il 2009 la crescita è incontenibile. I numeri dei partecipanti alla Maratona superano gli 11000 atleti, tanto che nel 2009 gli organizzatori annunciano  Roma come la Maratona più partecipata d’Europa.

Non sono solo i numeri a rendere speciale Roma, ma anche il fattore umano. Nel 2010 l’etiope Siraj Gena conquista la sedicesima edizione togliendosi le scarpe a 300 metri dall’arrivo in onore del connazionale ABEBE BIKILA.

Dal 2012 in poi la Maratona di Roma diventa territorio diALEX ZANARDIi, l’ex pilota di formula 1 e atleta paraolimpico. A causa di un incidente subì l’amputazione degli arti inferiori. Zanardi è il padrone assoluto della hanbike. Vince per ben sei volte!… Forza Alex.

Gli ultimi anni di gloria della Maratona di Roma furono il 2017 e il 2018. Scelte organizzative sopravvalutate e una pandemia in corso hanno cercato di far decrescere una delle corse più belle del mondo.

Il fascino della Maratona di Roma non ha eguali. Chi l’ha corsa almeno una volta sa quanto sia impagabile il grido della folla di Piazza Navona al suo ingresso o lo stupendo ultimo chilometro in discesa verso il traguardo, dove quei maledetti sampietrini, nemici per tutta la gara, sembrano spingerti verso la gloria.

Solo una cosa ci resta da dire, Roma ritornerà a splendere e domani sarà solo la (partenza) all’alba di una delle corse più belle al mondo.

In bocca al lupo maratoneti.

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